mercoledì 27 luglio 2016

Ho letto...

"La meraviglia degli anni imperfetti" di Clara Sanchez


Edizione: Garzanti
Anno: 2016

Fran ha sedici anni e vorrebbe fuggire dal piccolo sobborgo di Madrid in cui è cresciuto. Sua madre non si è mai veramente occupata di lui. Fran passa le sue giornate con l'amico Eduardo e sua sorella Tania, di cui è perdutamente innamorato. I due ragazzi sono molto diversi da Fran: figli di una famiglia benestante, frequentano le scuole e gli ambienti più esclusivi. Quando Tania sposa all'improvviso un uomo dal passato oscuro ed Eduardo comincia a lavorare per il cognato, tutto cambia. Fran vorrebbe sapere come stanno veramente le cose, ma la risposta non è mai stata così lontana. Un giorno Eduardo gli consegna una chiave misteriosa da custodire chiedendogli di non parlarne con nessuno e, poco tempo dopo,  scompare. Da quel momento Fran ha un solo obiettivo: deve sapere cosa è successo. Deve scoprire cosa apre quella chiave. Il suo amico si è fidato di lui. La ricerca lo porta a svelare segreti inaspettati. Lo porta su una strada in cui è sempre più difficile trovare tracce di Eduardo. Perché ci sono indizi che devono rimanere celati e a volte il silenzio dice molto di più di tante parole.

Ho letto diversi libri di Clara Sanchez ed ho sempre apprezzato il suo stile elegante e mai superficiale nella delineazione di situazioni personaggi e sentimenti. Quest'ultimo romanzo, benché a tratti gradevole, ammetto che mi ha lasciata perplessa. La trama mi è sembrata debole e a volte addirittura inesistente: la gioventù del protagonista Fran scorre tra accadimenti più o meno ordinari di vita quotidiana, sogni e pensieri di adolescente che desidera emanciparsi ed incontri con diversi personaggi (vedi Alien o Mister Gambe oppure ancora il vicino di casa) che si susseguono interagendo con lui senza però che si capisca che scopo abbiano veramente nell'evoluzione della trama del libro. Forse la volontà dell'autrice è proprio quella di evidenziare non tanto un storia con un inizio ed un finale quanto lo scorrere in se stesso degli anni "migliori" di un giovane con i dubbi i sogni ed le incertezze che li accompagnano. Mi aspettavo che questa "profonda" amicizia di Fran con Eduardo e Tania potesse apportare una sorta di filo conduttore alla trama, ma in realtà a me è parso che se ne sia parlato anche fin troppo poco e che addirittura non abbia affatto avuto un'importanza determinante dato che resta fino alla fine come una faccenda "irrisolta". Più che una storia, questo romanzo racconta una fase della vita di questo ragazzo attraverso descrizioni del suo animo eseguite con delicatezza e sensibilità. Avrei preferito un finale che fosse meglio definito e meno aperto alle mille possibilità di questo mistero che ci circonda che è la vita. 

venerdì 22 luglio 2016

Ho letto...

"Il mio splendido migliore amico" di A.G. Howard





Data: febbraio 2015
Edizione: Newton Compton


Alyssa Gardner scopre di poter ascoltare i sussurri dei fiori e degli insetti. Si tratta di una specie di maledizione che affligge la sua famiglia fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ispirò Lewis Carroll per il celebre "Alice nel Paese delle Meraviglie". A causa di questa maledizione, la madre di Alyssa si trova in un manicomio e la sua malattia mentale peggiora di giorno in giorno finché Alyssa scopre incredula che il Paese delle Meraviglie esiste davvero, ma è molto più oscuro e terrificante di come l’abbia dipinto Carroll. Per salvare se stessa e sua madre dalla pazzia, Alyssa deve superare una serie di prove aiutata  da Jeb, il suo migliore amico e forse anche qualcosa di più. La vita di Alyssa si intreccia con le apparizioni di Morpheus, ambiguo e attraente personaggio fatato, che si propone come guida, molto speciale ma anche inquietante, attraverso il Paese delle Meraviglie e le insidie che in esso si celano.



In questo fantasy, la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie viene rivisitata in chiave dark se non addirittura horror attraverso paesaggi e bizzarre creature spesso dalle sembianze inquietanti e macabre. Comunque l'impressione è che in realtà nulla richiami effettivamente al classico di Carroll da cui viene soltanto tratta ispirazione e niente più. La prima parte della storia promette bene ed è effettivamente intrigante: Alyssa scopre il suo potere di ascoltare fiori e insetti ma nello stesso tempo non ci crede e cerca di ignorare o mettere a tacere tutte quelle vicine moleste che la chiamano e le preannunciano l'entrata in scena di Morpheus. Quest'ultimo è una specie di principe delle Fate affascinante ed ambiguo che alimenta notevolmente l'interesse per la storia da un punto di vista anche "sentimentale" e romantico. A proposito di sentimenti, il migliore amico di Alyssa, Jeb, si presenta invece, all'opposto di Morpheus, un ragazzo affidabile e molto protettivo nei confronti della ragazza, tanto da sembrare una specie di cavaliere di altri tempi. La protagonista Alyssa è una ragazza molto originale e le avventure nel Paese delle Meraviglie sono davvero stravaganti ed imprevedibili... Talmente assurde e stravaganti che, giunta a metà libro, ammetto di avere fatto fatica a proseguire nella lettura e di essermi anche annoiata parecchio. Infatti, fino a quando la storia inizialmente si svolgeva nella realtà del nostro mondo terreno, ero rimasta interessata ed incuriosita per tutte le stranezze che accadevano ad Alyssa, ma, purtroppo, una volta immersi senza via di scampo nel Paese delle Meraviglie, le stranezze diventano davvero tante, troppe e niente sembra avere più un senso fino al punto che, qualsiasi cosa accada,  non ci si stupisce di niente e ci si annoia. Ma questa è stata soltanto la mia personale impressione: del resto, è più che lecito aspettarsi l'utilizzo smodato della fantasia in un romanzo che si ispira ad una storia come Alice nel Paese delle Meraviglie. Sono certa che molti lettori di Fantasy apprezzeranno questo libro, mentre, per quanto riguarda me, non posso nascondere di esserne restata inizialmente affascinata ma successivamente delusa e annoiata nonostante lo stile della narrazione sia comunque sempre stato ben articolato e pregevole fino alla fine. Mi riservo comunque dal decidere se leggere o meno in futuro "Tra le braccia di Morpheo", il seguito di questo fantasioso insolito romanzo.



martedì 12 luglio 2016

Ho letto...


"Die for me" di Amy Plum 

Data di pubblicazione: 2014
Editore: De Agostini


Quando i genitori di Kate e Georgia muoiono in un incidente stradale, la vita delle due sorelle viene stravolta e le ragazze sono costrette a trasferirsi a Parigi dai nonni. Kate si chiude in se stessa sfogando il suo dolore attraverso i libri e la solitudine fino a quando non incontra Vincent.
Ma Vincent non è un ragazzo come gli altri: è un Revenant, destinato a sacrificare la propria vita per salvare le anime in pericolo seguendo uno schema ciclico senza fine. Kate si ritrova quindi davanti a una scelta: proteggere ciò che rimane della sua esistenza e della sua famiglia oppure rischiare tutto per questo amore.


Ho subito notato sullo scaffale questo libro per via della bella e ipnotica copertina dai toni cromatici intensi e magici: una ragazza raffigurata di spalle con indosso un lungo abito rosso scuro, motivi floreali neri ed uno scorcio mozzafiato di Parigi sullo sfondo. Come non restare almeno un pochino incuriositi da questa copertina? Scoprendo di trovarmi di fronte ad una sorta di paranormal romance inizialmente ne sono rimasta contenta ed invogliata, ma andando avanti nella lettura alcune cose mi hanno un po' delusa sebbene la storia, nel complesso, non mi sia dispiaciuta. La protagonista Kate, soprattutto all'inizio, risulta un personaggio un po' piatto e sembra quasi stridere con le meraviglie di Parigi che fanno da sfondo. Kate forma con la sorella il solito scontato duo di personalità opposte e contrarie ma unite da un profondo affetto: una è festaiola e superficiale mentre l'altra (ovviamente la protagonista Kate) è introversa e depressa. Quando entrano in gioco i misteriosi ed affascinanti "revenants" che girovagano per le strade di Parigi compiendo eroiche missioni impossibili, la storia diventa certamente più interessante. Kate rimane abbagliata ed irretita dalla bellezza di Vince del quale poco a poco si scoprirà la vera identità soprannaturale. Mi è piaciuta l'idea di questi anacronistici avvenenti giovani un po' Highlanders un po' angeli custodi, un po' zombie condannati ad un destino infelice. Il tema dell'eterno scontro tra specie di angeli e di demoni inserito nella storia fa molto urban fantasy: personalmente questo genere di lotta soprannaturale tra bene e male spesso mi stufa perché la considero un argomento trito e ritrito salvo casi eccezionalmente ben narrati. Ho comunque letto volentieri il libro per la curiosità di sapere come si sarebbe sviluppata la storia d'amore tra Kate e Vince descritta sempre in modo piuttosto casto, con molto romanticismo e delicatezza, cose che secondo me non guastano affatto nonostante la tendenza del momento in questi romanzi adolescenziali punti soprattutto su una maggior sensualità. Il finale a sorpresa piuttosto movimentato e anche un po' horror riabilita in un certo senso una passività di Kate che si respira (e si subisce) leggendo il romanzo. Come ho già scritto, questo libro nell'insieme mi è piaciuto e l'ho letto volentieri nonostante alcuni elementi un po' scontati o a volte descritti in un modo che mi è parso troppo semplicistico. Sicuramente leggerò anche il seguito "Until I Die".




giovedì 7 luglio 2016

Ho letto...

"Una presenza in quella casa" di Paige McKenzie



Titolo originale: The Haunting of Sunshine Girl.
Data di pubblicazione: 2016
Editore: Giunti


Nella nuova casa in cui si è trasferita Sunshine – la protagonista della storia – si avvertono presenze inquietanti, ombre misteriose, oggetti che si spostano e la risata di una bambina. La madre adottiva, con la quale Sunshine ha un rapporto di affetto e fiducia, insiste nel dirle che è tutto frutto della sua immaginazione, ma nello stesso tempo, comincia a comportarsi in modo sempre più strano ed incomprensibile. C'è solo una persona che dà credito ai timori di Sunshine: Nolan, un compagno di liceo che condivide la sua passione per la fotografia ed è disposto ad affiancarla nel tentativo di capire cosa stia davvero succedendo. La tensione sale inarrestabile e le cose peggiorano di giorno in giorno. Cosa nasconde quella casa? Sunshine è in preda al terrore, ma deve farsi forte se vuole salvare la madre da una sorte peggiore della morte.

Questo libro è ispirato ad una web-series pubblicata con successo su YouTube dalla giovane autrice di sedici anni. Ovviamente non avevo mai visto questi filmati e nemmeno sapevo della loro esistenza. Ho trovato accattivante titolo e copertina (ebbene sì, mi interessa molto il genere horror e soprattutto mi piacciono le ghost stories) e così ho deciso di leggerlo. Mi piaciuto e l'ho letto volentieri in pochi giorni lasciandomi conquistare dalla protagonista, Sunshine, un timida ragazzina "normale" che non si atteggia ad eroina nonostante il suo destino le richiederà molto coraggio, con la passione per la fotografia e per gli abiti vintage ma anche buona e piena di affetto per la madre adottiva con cui vive un rapporto molto bello fin da bambina. La scrittura è scorrevole e semplice, adatta ad un pubblico adolescente. Non direi che sia proprio un horror a tutti gli effetti perché, sebbene non manchi nulla alla storia e all'ambientazione per creare una certa atmosfera, non risulta alla fine del tutto terrificante anche se i momenti di brivido non mancano. Mi è piaciuto perché nel complesso la trama ed i personaggi reggono nel mantenere un'impostazione da classica storia di fantasmi senza precipitare nell'urban fantasy come ad un certo punto della storia ho temuto potesse accadere (quando si comincia a parlare di "luiseach" ammetto che ho temuto il peggio). Il finale lascia presagire che ci sarà un seguito quando nelle ultime pagine si rivela (ma non in modo esaustivo) il mentore di Sunshine e forse questo ultimo passaggio quasi abbozzato potrebbe lasciare alcuni con una sensazione di incompletezza. Un altro motivo per cui mi è piaciuto questo libro è anche il modo molto garbato in cui viene descritto lo speciale rapporto di attrazione/amicizia tra Sunshine e Nolan, il compagno di scuola che la aiuta a scoprire la verità: infatti questo legame molto forte e bello di intesa non sfocia mai nella sensualità o nel "romance" come furbescamente si sarebbe potuto fare per rendere più accattivante la storia. Una scelta questa che ho apprezzato, così come ho apprezzato anche i personaggi secondari (lo stesso Nolan, ma anche l'insegnate un po' strega dell'ora di Arte o gli stessi spiriti) magari meno delineati rispetto a Sunshine ma che comunque restano ben definiti nei loro ruoli nella storia senza mai restare antipatici o comunque sgradevoli e noiosi. Sicuramente aspetto il seguito di questo romanzo e lo leggerò volentieri.

lunedì 4 luglio 2016

E' pur sempre un inizio...

L'idea di questo blog nasce dal desiderio di parlare di libri: ne leggo molti e ne leggo un po' di tutti i generi. Mi piacerebbe riuscire a descrivere e, perché no, anche recensire alcune letture per il puro piacere di condividerne le emozioni che mi hanno procurato. Sarebbe bello anche riuscire ad offrire uno spunto a tutti coloro che sono sempre in cerca di una storia da vivere attraverso le pagine di un libro. Non ho molta esperienza di Blog e ci vorrà un po' per ingranare con i post e la pagina nel suo insieme. Per oggi accontentiamoci di queste poche timide prime righe introduttive.
...Ma, del resto, è pur sempre un inizio anche questo.